
Elaborazioni: Cosa posso fare e perchè? Scopriamo il mondo del MotorSport.
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17 Giugno 2020Rieccoci qui amici di LaMiaMINI.com, dopo aver parlato la volta scorsa di regolamentazioni e restrizioni riguardo il mondo del tuning, oggi iniziamo così, dalla più semplice configurazione elaborativa che si possa effettuare: lo Stage 1.
Lo Stage 1 incorpora fondamentalmente almeno tre elementi: il Chiptuning, l’aspirazione e il downpipe. Ma andiamo per gradi.
Prima del software come in quasi ogni ambito viene sempre l’hardware, e così accade anche nel mondo dell’automobilismo, questo significa che prima di andare a rielaborare la nostra ECU, e quindi a fare il Chiptuning come citato prima, bisogna rivedere in base al livello che si vuole raggiungere, le componenti meccaniche della nostra auto, che come sempre per noi, è la nostra amatissima MINI nello specifico la R56, su cui abbiamo quel tocco in più di esperienza.
Rimappare la ECU, comporta elettronicamente un cambio di parametri che fisicamente andranno a modificare tante caratteristiche del motore. Una di queste è principalmente in generale la temperatura, sistema di aspirazione e un segmento della linea di scarico, il downpipe ne giocano un ruolo fondamentale ,partiamo dall’aspirazione.
Solitamente in uno Stage 1 è solito cambiare il filtro aria, premettiamo che questo, è semplicemente acquistabile presso il negozio di componenti convenzionato Inside Motorshop, che riserva inoltre scontistiche riservate ai soci di LaMiaMINI.com
In generale il filtro aria non è altro che un sistema di pulizia dell’aria, che va in ingresso alla camera di combustione, con ruolo di comburente. Serve ad evitare principalmente che parti estranee presenti nell’aria non entrino nei condotti, si parla di sporcizia, terra, fogliame, insetti, acqua. Uno qualsiasi di questi elementi, potrebbe arrecare ingenti danni al nostro motore: nelle migliori delle ipotesi porterebbero ad un consumo precoce e innaturale, fino a danni collaterali più profondi e seri, di cui magari parleremo più in la.
Ma oltre la qualità dell’aria in un motore è importantissima la quantità d’aria che entra. Senza un filtro, avremmo un flusso d’aria maggiore in ingresso al motore con conseguente smagrimento della carburazione, ovvero troppo comburente rispetto al carburante iniettato (combustibile). Questo porterebbe la nostra centralina, appositamente tarata, a richiedere più carburante per compensare, poiché le proporzioni di questi due elementi sono strettamente legate tra loro.
Chi si rispecchia o ne risente di queste problematiche, è chi magari dedica poca manutenzione all’auto ed ha un filtro aria vecchio e usurato, o chi magari monta un kit filtro aria home made senza le dovute precauzioni. I filtri aria in genere, sono composti essenzialmente da due parti, una guaina per isolare l’entrata d’aria esclusivamente al filtro, ed il filtro stesso che può essere formato da vari materiali come: carta, spugne, cotone o stoffe simili, questi ultimi due sono in genere i materiali usati per i filtri sportivi ed alcuni di questi sono addirittura lavabili. Si perchè se un filtro aria classico in media va cambiato ogni 10-15 mila km circa, un filtro sportivo può tranquillamente durare fino ad 80mila Km, ed è rinnovabile con gli appositi kit di pulizia che vendono le relative case costruttrici, il filtro sportivo inoltre grazie alla sua caratteristica di materiale e di disposizione dello stesso, tende a far affluire più aria nei condotti d’aspirazione, situazione ideale per chi ha intenzione di elaborare successivamente la ECU. Quindi abbiamo visto come il filtro aria è essenziale per la nostra auto, ed un buon filtro può addirittura portare oltre ad una migliore prevenzione ad una impeccabile performance. Se si volesse sostituire quindi il filtro aria per affrontare uno Stage 1, filtri in cotone o in spugna sono scelte più che valide, con ottime caratteristiche ed entrambi rinnovabili. Ovviamente stiamo prendendo in considerazione solo il filtro e non tutto l’alloggio chiamato Airbox, di quello ne andremo a parlare nel nostro prossimo articolo dedicato allo Stage2.
Passiamo ora all’altra parolaccia citata all’inizio, il Downpipe, questo non è altro che un catalizzatore ritoccato, andiamo a vedere nello specifico l’argomento.
Il catalizzatore è un dispositivo alloggiato all’interno della linea di scarico, obbligatorio per legge ormai da anni sulle vetture stradali, che consente il parziale smaltimento e abbattimento dei Nox (gas come monossido di carbonio, anidride carbonica, ossido di azoto), e quindi di inquinare di meno, il catalizzatore trasforma questi gas nocivi in anidrite carbonica, acqua e azoto. Questo componente è visto quindi come un tappo, poiché dobbiamo osservarlo come un filtro che non lascia passare tutta l’aria ma la filtra eliminandone gli agenti tossici. Se da un lato è un elemento positivo nei confronti dell’ambiente e delle normative anti inquinamento, dall’altra è come un fardello per il nostro motore, ne tiene alte le EGT e ne strozza l’aria in uscita. Attenzioniamo l’acronimo EGT (Exhaust Gas Temperature). Il catalizzatore si trova a valle della nostra turbina, dove i gas hanno temperature davvero altissime, togliere il catalizzatore fa defluire i vapori più in fretta, smaltendone la temperatura in eccesso. Ciò si traduce in temperature più basse che giovano alla prevenzione della turbina e ad una migliore prestazione della stessa. Ecco perchè nel mondo delle elaborazioni si usa sostituire questo tappo con dei Kat sportivi, come il 200-100 celle o addirittura skat. I 200-100 celle sono dei catalizzatori più liberi degli originali, di conseguenza filtrano anche meno, lo skat è invece semplicemente un “tubo libero” che dalla turbina si unisce al segmento finale della linea di scarico. Questo abbassa notevolmente le EGT a valle della turbina ed elimina le contro pressioni che giocano un ruolo fondamentale, di cui però parleremo in un altro articolo dedicato.
Esistono molteplici marche conosciute di catalizzatori sportivi, caratteristiche importanti che ne definiscono la qualità sono le saldature, il tipo di materiale usato, la posizione precisa dei supporti per le varie sonde, ma se volete più informazioni su quale comprare e quale faccia più al caso vostro vi lasciamo in buone mani raccomandandovi il negozio online Inside Motorshop dove troverete migliaia di prodotti e soluzioni adatte a voi, e per chi è socio di LaMiaMINI.com, anche uno sconto in più.Quindi dopo aver appreso i concetti di hardware e smanettato il nostro vano motore, possiamo passare finalmente alla mappatura della nostra ECU. È possibile avere una mappatura di eccellente qualità ed affidabilità presso il nostro partner convenzionato RPM Power, che riserva scontistiche dedicate ai vari stage a tutti i soci di LaMiaMINI.com (a sinistra la ECU F56 a destra le ECU R56).
Abbiamo così ottenuto con il nostro Stage 1, un lieve incremento delle prestazioni sotto forma di coppia e potenza, e dei piccoli benefici al motore. Raccontateci pure voi le vostre esperienze con le vostre MINI, iscrivetevi al Forum di LaMiaMINI.com, se avete qualche domanda o dubbio e restate aggiornati tramite i nostri canali Facebook, Instagram e Youtube di LaMiaMINI.com