
STAGE 1 – Un piccolo passo per l’auto, un grande passo per te.
9 Giugno 2020
STAGE 2 – Un entry level nel mondo della competizione del Motorsport.
16 Settembre 2020Un caro saluto a tutti voi lettori di LaMiaMINI.com.
Come parlavamo un pò di tempo fa riguardo le elaborazioni ed i vari stage, anche la casa MINI ha il suo Motorsport. Vogliamo introdurvi così il MINI Challenge (che ha visto protagoniste sia la serie R che la F) e parlare un po’ di come sia gestita l’elaborazione di queste MINI.
Ma andiamo al dunque, nel campionato mono marchio più divertente di sempre, troviamo due differenti categorie che si ritrovano in griglia al momento del semaforo verde. Esse sono la serie Challenge Lite e Challenge Pro, e si differiscono nella preparazione dell’auto stessa, esaminiamole separatamente, andando a vedere prima di tutto le liste dei componenti aggiuntivi usati.
MINI JOHN COOPER WORKS CHALLENGE LITE.
Scheda tecnica MINI John Cooper Works Challenge Lite:
– Vettura Stradale MINI 3 porte JCW.
– Motore 2.0 Twin Power Turbo (231 CV)
– Allestimento interno di sicurezza.
– Roll Bar certificato FIA.
– Cambio manuale 6M.
– Differenziale autobloccante meccanico.
– Scarico da competizione.
– Kit ammortizzatori anteriori e posteriori regolabili.
– Top mount anteriori con camber regolabile.
– Cerchi 17’’ BBS.
– Pastiglie e dischi freno racing.
– Splitter anteriore.
– Ala posteriore.
– Estrattori posteriori.
– Serbatoio di sicurezza omologato FIA.
MINI JOHN COOPER WORKS CHALLENGE PRO.
Scheda tecnica MINI John Cooper Works Challenge Pro:
– Vettura Stradale MINI 3 porte JCW.
– Motore 2.0 Twin Power Turbo (circa 265 CV).
– Centralina Bosch Motorsport.
– Allestimento interno di sicurezza.
– Roll Bar certificato FIA.
– Dash Board con acquisizione dati.
– Cambio sequenziale 6M.
– Differenziale autobloccante meccanico.
– Frizione rinforzata.
– Volano alleggerito.
– Semiassi rinforzati.
– Scarico e catalizzatore racing.
– Ammortizzatori anteriori regolabili 2 vie.
– Ammortizzatori posteriori Regolabili 1 via.
– Top Mount anteriore con camber regolabile.
– Cerchi 17”.
– Pastiglie e dischi freno Racing.
– Splitter Anteriore.
– Ala Posteriore.
– Estrattori posteriori.
– Serbatoio di sicurezza omologato FIA
Esaminiamo queste due vetture all’apparenza uguali, ma infondo molto diverse tra loro.
La prima cosa che notiamo è un incremento di potenza a favore della versione PRO, infatti 265CV sono frutto di una codifica elettronica alla centralina ECU della vettura, sbloccandone i parametri infatti, le prestazioni aumentano notevolmente. Questa codifica in gergo viene chiamata mappatura della centralina.
Troviamo in aggiunta una Dashboard per l’acquisizione dati in real-time, una frizione rinforzata, volano alleggerito, semiassi rinforzati, catalizzatore racing (downpipe) ed impianto di sospensione migliore.
Queste sono le differenze rispetto alla serie Lite. Entrambe le versioni invece sono equipaggiate di tutti i sistemi di sicurezza richiesti per una performance quanto più sicura possibile nei confronti del pilota.
In queste preparazioni che abbiamo visto, troviamo della componentistica che rendono delle auto stradali prettamente e solo da competizione. Difatti non potremmo mai montare una Rollbar per uso stradale, essendoci delle leggi che vietano l’alterazione delle auto in ogni sua parte, come abbiamo discusso nel nostro articolo “premesse”. Nel caso del MINI Challenge le vetture devono in possesso di un passaporto tecnico ACI-CSAI, che ne rendono impossibile l’utilizzo in strada. Inoltre devono rispettare il regolamento imposto dal promotore dell’evento, che vieta modifiche oltre quelle consentite e specifica chiaramente quali sono i parametri da rispettare.
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Simone Sapienza